il redesign di Muza Lab
Il Park Hyatt, l’hotel 5 stelle nel cuore di Milano, ha appena riaperto, dopo una lunga ristrutturazione, a cura dello studio londinese Muza Lab. Park Hyatt Milano esprime il lusso di un’esperienza diversa, a partire dalla posizione. L’ingresso, infatti, consente un accesso diretto alla Galleria Vittorio Emanuele ll, il “Salotto di Milano”, e il Mio Lab bar offre un dehor che affaccia direttamente sulla Galleria. L’ingresso è caratterizzato dalla “Cupola”, un grande ambiente alto 9 metri che prende luce da una grande cupola vetrata, e ospita il bar dallo stesso nome. Qui, i tavoli sono separati da pannelli specchiati, che isolano senza dividere e ampliano visivamente l’ambiente.
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Ma è nelle 106 camere e suite che si esprime appieno lo spirito mediterraneo e al tempo stesso internazionale dell’ospitalità. Gli ambienti, infatti, sono caratterizzati da materiali caldi e colori chiari, con parquet in rovere, bagni in travertino e mobili lavabo in marmo di colore chiaro, che si armonizza all’interior design. Gli arredi contemporanei, con qualche elemento vintage, sono arricchiti da opere d’arte a cura della Cardi Gallery, di Milano. Una fragranza speciale, creata appositamente dal creatore di profumi Lorenzo Villoresi, accoglie gli ospiti e avvolge in un aroma delicato tutti gli ambienti. La permanenza degli ospiti dell’hotel si arricchisce con i servizi di Aquam Spa, che oltre a bagno turco, idormassaggio e docce, offre i trattamenti per la cura della pelle di 111SKIN, il brand londinese in esclusiva sul territorio italiano all'hotel Park Hyatt Milano.
Il palato di chi alloggia al Park Hyatt, infine, si può deliziare con i piatti del nuovo ristorante Pellico 3, anch’esso fresco di ristrutturazione. Progettato dall’architetto Flaviano Capriotti, il ristorante Pellico 3 è guidato dallo chef Guido Paternollo. Hyatt.com