Tra edonismo e sostenibilità
Sempre più dirompente, anche nell’universo della moda maschile, la visione di uno stile che vuole essere espressione di una società multietnica e multiculturale, senza più confini geografici né barriere, rappresentato esplicitamente dalla scelta dei tessuti, dalle lavorazioni, dalle stampe, dai colori, dai volumi. Pitti Immagine Uomo n. 102, vetrina delle collezioni Primavera-Estate 2023, ha confermato questa tendenza che sembra trovare sempre più spazio e consenso, mentre si mantiene punto di riferimento globale la roccaforte dell’alta sartorialità italiana, custodita, difesa e promossa dai suoi massimi esponenti come un patrimonio da salvaguardare, declinata secondo i codici dell’eleganza contemporanea e dei nuovi imprescindibili valori ed esigenze della sostenibilità e naturalmente di un rassicurante comfort. Un’eleganza che, secondo Brunello Cucinelli, è fondata su un “raffinato e al tempo stesso rilassato equilibrio tra distinzione e dinamismo”. Così l’abito, nella collezione SS23 “nata dalla convergenza tra nuove tendenze e savoir-faire artigianale”, è dichiarato protagonista, emblema dell’”eleganza business”, “da vestire in maniera disimpegnata, quotidiana, estiva”, la cui versatilità si riflette anche su giacche e pantaloni che possono essere indossati separatamente per rispondere alle diverse esigenze secondo gli sviluppi della giornata: “il piacere e il pregio del mondo sartoriale vengono trasferiti su elementi dallo stile rilassato”.
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A rendere evidenti l’ispirazione ed i contenuti della collezione Stefano Ricci SS 23, è lo straordinario scenario in cui viene presentata, tra Capri, Ischia e la riserva naturale di Li Galli, dove idealmente vive il “gentiluomo contemporaneo” alla ricerca di un’eleganza che oscilla tra i fasti della Belle Époque e gli eccezionali Anni Cinquanta, quando nacque e fu lanciata a Firenze la moda italiana ad opera di Giovanni Battista Giorgini, all’inizio di un decennio tra i più carichi di aspettative del secolo scorso. Materiali preziosi, come le sete dell’Antico Setificio Fiorentino, o il coccodrillo nabuk, sofisticate lavorazioni artigianali dei capi più formali così come dei blouson e delle tute jogging, esprimono una visione edonistica del lusso assoluto, dal passato al presente. All’artigianalità Made in Italy si aggiunge, nelle collezioni di calzature LO.WHITE, il pregio di essere anche interamente Made in Tuscany, ossia prodotte nella regione che detiene una tradizione secolare di manifattura ed eccellenza calzaturiera, e “Fatte a mano”, come attesta inequivocabilmente la marchiatura che certifica ogni singolo esemplare realizzato. Pittimmagine.com