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Legendary Tropea


Mare ammaliante, colori vivaci e sorprendenti, aria pulita e impregnata di salsedine. E una sabbia fina che ti rimane attaccata, scaldandoti per effetto di un sole rovente. Si tratta di Tropea, in Calabria, località affacciata sul Mar Tirreno, meta turistica ambita per i suoi panorami suggestivi. E sulla cima di uno scoglio, si erge il Santuario di Santa Maria dell’Isola, probabile abitazione di eremiti fin dal VII secolo, ricostruita più volte a causa degli eventi sismici che l’hanno colpito nei secoli. Proclamato borgo più bello d’Italia proprio quest’anno, Tropea è ricca di leggende, tradizioni tramandate di padre in figlio, colma di agrumeti, vigneti e uliveti. Nel mese di luglio, è possibile partecipare alla Sagra del pesce azzurro e della cipolla rossa di Tropea, prelibatezze locali tipiche della tradizione locale. Proprio in occasione della proclamazione di Tropea come ‘Borgo dei Borghi 2021’ è stato disegnato un logo che esprima tutte le bellezze di Tropea, se ne è occupato l’architetto Fabio Rotella. “Un pensiero per la mia terra. Dalla cultura Greca, la mitologica ‘Tropis’ che vuol dire ‘carena di nave’, creata da Ercole figlio di Giove, una Perla posata su di una roccia a picco sul mare verde smeraldo. Un disegno logotipo composto da alcuni dei simboli che rappresentano Tropea, il Borgo dei Borghi d’Italia, le icone della sua cultura, il Santuario di Santa Maria dell’isola, il Duomo, il Sedile Dei Nobili, l’ombra sul suo mare ne definisce l’unicità mediterranea. L’amore per la mia terra, forse anche la lontananza, mi porta verso un bisogno di ridarle qualcosa, come per ringraziarla per le sue espressioni di bellezza e per le emozioni che porto dentro. Tropea, Perla Degli Dei”. Con queste parole, il grande architetto Fabio Rotella, dona alla Città di Tropea il logo che, da oggi in avanti, la identificherà nel mondo come destinazione turistica. Un lavoro che ha impegnato per diversi mesi lo staff dell’architetto Rotella e che oggi è stato consegnato materialmente al sindaco Giovanni Macrì come dichiarazione d’amore per la Perla degli Dei. Il lavoro sarà patrimonio della Città, ma potrà essere utilizzato da chiunque ne abbia interesse a patto di rispettare il relativo disciplinare. Il logo sarà a breve elaborato in altri colori e sfumature per meglio adattarsi ai diversi contesti.

PRELIBATEZZE SENZA TEMPO

On the streets of Tropea you can taste dishes based on red onion and blue fish. Tropea onion, rich in sugars in the form of polymers, fructose and glucose, during cooking breaks the polymer chains releasing sugars that can be classified into pure sugars, obtained thanks to caramelization and those that interact with protein structures. In the past, anchovies and sardines were fished with ‘minaita’ and this gave them a very particular flavor. By the end of September the scrap merchants prepared the preserves by putting them ‘sutta Sali’ (salted, ed). They would sell them in winter or use them to feed their families. The Osteria della Cipolla Rossa, a simple restaurant in Tropea, offers delicacies based on local products or fish such as sea bass, anchovies, prawns, coming every day from qualified suppliers. Architect Fabio Rotella rolls back the years: “My generation is, perhaps, the last to remember the old port with the fishermen and merchants who have made the history of the Tropean navy. They used to fish with a type of net that is no longer used: the minaita. With very tight meshes, it was used to fish anchovies and sardines in particular. These got stranded with the opercula, bleeding to death. That’s why their meat tasted differently. The effort and work of the fishermen was huge. They moved the boat with the oars and immediately afterwards they had to release the fish from the net one by one; it was almost impossible to extract them with the head intact”.

RISTORANTE GOURMET DE’ MINIMI

Lo scorso giugno, nel convento francescano dei frati Minimi risalente al XVI secolo, presso l’hotel cinque stelle lusso Villa Paola di Tropea, ha aperto il nuovo ristorante gourmet De’ Minimi gestito dall’Executive chef bergamasco Dario Marco Bettoni, la cui filosofia prende spunto dalla materia prima per svilupparsi in una ricerca delle materie organiche antiche e raccontarne il territorio. Tale intervento è stato reso possibile grazie all’incontro dello chef con agricoltori, allevatori del luogo, presidi slow food come la ‘Nduja di Spilinga o il Pecorino del Monte Poro che, con estrema capacità hanno contribuito a rendere la cucina del ristorante una vera e propria esperienza sensoriale. Adiacenti alla villa troviamo gli orti e gli agrumeti che riforniscono costantemente la cucina dello chef Bettoni. La sala, affacciata da una parte sul chiostro restaurato e dall’altro, sul giardino di piante mediterranee, accoglie gli ospiti in un’atmosfera raffinata e gradevole. Le terrazze offrono un paesaggio marino, quello della Costa degli Dei, stupefacente e suggestivo. www.villapaolatropea.it

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