Dry Aged è il nuovo progetto di due giovani, chef e maitre, Matteo Ferrario e Stefano Carenzi. Già dal nome, è evidente la passione per la carne, in tutte le sue declinazioni. Dry Aged, infatti, è il nome di un’antica tecnica di frollatura, tornata in auge di recente. Si tratta di un metodo di frollatura a secco che non prevede l’utilizzo di sacchettini sottovuoto, ma di un periodo di refrigerazione ad umidità controllata. Al termine di questo periodo, di circa 5/8 settimane, la carne diventa tenera, marmorizzata alla perfezione, e sta diventando molto popolare. Tutte le materie prime per le frollature sono selezionate dallo chef da piccoli produttori a km 0.
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Una scritta al neon “LIFE IS BEAUTIFUL”, accoglie gli ospiti all’ingresso; la nuova destinazione è nel cuore di Milano, tra Sant'Ambrogio e Corso Genova. L’ambiente, diviso in tre spazi, è caratterizzato da un’eleganza informale. Il New York bar ha un grande tavolo social, mentre una delle sale ha la vista panoramica sulla cantina, ed è prenotabile anche per eventi privati, fino a 14 persone. Infine, la sala all’ingresso offre una vista sulla cucina attraverso un oblò, quasi un occhio magico a spiare lo chef al lavoro.
Dry Aged, Arte e Design
Non solo Food ma anche Arte e design, due componenti fondamentali che caratterizzano il dna del Dry Aged. Il pavimento delle sale principali è originale degli anni Venti del Novecento, e contrasta con i neon rosso fuoco, per un’atmosfera punk-rock. Opere d’arte contemporanea, fotografie e street art, completano l’atmosfera piacevolmente sofisticata.
La cucina e la cantina
Tra i piatti signature di Dry Aged sono senz’altro da segnalare tartare di manzo, diverse a seconda della stagionalità, al naturale, marinate o affumicate. Le costate sono il fiore all'occhiello della ricerca nelle frollature: dalla Fassona selezione "La Granda" alla Costata di Rubia Gallega, da quella di Pezzata Rossa alla gran selezione Dry Aged. Per la cantina, il maitre e sommelier Stefano Carenzi ha selezionato diversi produttori di nicchia, sia esteri che italiani. Una grande attenzione è dedicata anche a tante etichette Triple A e della selezione Abere, con vini naturali e biodinamici. TheDryaged.it
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